Dal 2001 al 2007 la domanda di mobilità a breve raggio in Italia è cresciuta del 35,8%, passando da 9,5 a 13 milioni (il 22% della popolazione).
Un incremento che ha effetti negativi su ambiente e provoca costi sociali ed economici rilevanti che sottolineano gli stessi autori di Pendolari d’Italia, il rapporto Censis che fotografa la situazione degli spostamenti quotidiani per studio o lavoro: “i lavoratori pendolari italiani impiegano in media 72 minuti per gli spostamenti giornalieri di andata e ritorno, ovvero 33 giornate lavorative annue (un mese e mezzo).
Un popolo che utilizza prevalentemente l’auto (70,2%) per la mancanza di infrastrutture adeguate con una spesa media mensile di 109,50 euro per l’auto.
La cifra, in realtà, si riferisce alle sole spese per il carburante, mentre aggiungendo eventuali pedaggi autostradali e parcheggi il costo su 12 mesi può arrivare a 2.265 euro, circa un decimo del reddito medio annuo senza considerare che gli automobilisti devono sopportare traffico (disagio citato dal 35% dei pendolari), rallentamenti dovuti a cantieri (18%) e difficoltà di parcheggio (7%).
A fronte di questi numeri è auspicabile che portali per pendolari come RoadSharing.com diventino strumenti per diffondere la pratica del carpooling e ridurre i costi del pendolariato e l'inquinamento generato.
sabato 6 dicembre 2008
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